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I doppiatori italianiInterviste e schede

Daniele Raffaeli (voce di Ben 10)

Daniele Raffaeli nasce a Roma il 5 aprile del 1977.

Nel 2009 presenta in Campidoglio a Roma con Davide Pigliacelli e Davide Capone.

Nel 2010 riceve la Targa di Roma Capitale per le pubblicità del romanzo Fantasy “Danny Parker e la spada di ghiaccio”.

 

 

Alcuni dei film cinema doppiati:
“Dragonball Evolution” (2009) come voce di Justin Chatwin nel ruolo di (Goku)
“Project X – Una festa che spacca” Oliver Cooper (Costa)
“Percy Jackson e gli dei dell’olimpo – Il mare dei mostri” Jordan Weller (Icneute)
“Fuga da Seattle” Jared Leto (Jack Hayes)
“Il fidanzato della mia ragazza” Tom Lenk (Davide Young)
“Fanboys” Jay Baruchel (Windows)
“L’uomo senza volto” Nick Stahl (Chuck Norstadt)
“Come un tuono” Dane DeHaan (Jason)
“Piccoli eroi del West” Curtis Williams (Cameron)
“Vai e vivrai” Moshe Abebe (Schlomo adolescente)
E molti altri.

Serie e telefilm come:
“Le nuove avventure di Flipper” come voce di Payton Haas (Mike Blondell)
“Gossip Girl” Lachlan Buchanan (Chuck Bass)
“Blue Water High” Lachlan Buchanan (Charley Prince)
“Il richiamo della foresta” Shane Meier nel ruolo di (Miles Challenger)
“Alice Nevers: professione giudice” per l’interpretazione di Richaud Valls (Forette)
“Hercules” Jamie Croft (Hercules da ragazzo)
“Settimo cielo” David Gallagher (Simon Camden, 3^a voce)
“La vita segreta di una teenager americana” Daren Kagasoff (Ricky Underwood, 2^a voce)
“Glee” Jacob Artist (Jake Puckerman)
“Il nostro amico Charly” Mike Zobrys (Oliver Martin)
“Guardia costiera” Ralph Kretschmar (Nils Kruger)
“Heidi” Kevin Lameta (Mathieu)
“Fisica o chimica” Adrián Rodríguez (David Ferran)
E molti altri.

Soap Opera e Telenovelas:
“Julia – La strada per la felicità” per la voce di Nicolas Artajo (Kolja Hertel)
“Chiamata d’emergenza” Christopher Kohn (Kevin Vogel)
“Teen Angels” Pedro Lanzani (Thiago Bedoya Aguero)
“Champs 12” Lucio Rogati (Bautista)
“Il mondo di Patty” Nicolas Zuviria (Alan)
“Rebelde Way” Felipe Colombo (Manuel Aguirre, 2^ voce)
“Dance! La forza della passione” Gonzalo Decuadro (Ramiro)
“Miss XV – MAPS” Eleazar Gòmez (Alexis)
“Il segreto” Pablo Castañón (Sebastian Ulloa Balboa)

Alcuni cartoni e film di animazione:
“Star Wars – The Clone Wars” come cadetto clone, Boba Fett, il principe Mon Calamari
“Ben 10”, “Ben 10: Forza aliena”, “Ben 10: Ultimate Alien” e “Ben 10: Omniverse” (Ben Tennyson)
“Ultimate Spider-Man” (Harry Osborn)
“A tutto reality – La vendetta dell’isola” (Lightning)
“Lego Ninjago: Masters of Spinjitzu” (Kai)
“Gladiatori – Il torneo delle sette meraviglie” (Ali)
“Ulisse – Il mio nome è Nessuno” (Leo)
“Holly e Benji Forever” (Herrera e Napoleon Ferrer)
“L’invincibile Dendoh” (Hokuto Kusanagi)
“Dragon Ball Z – L’eroe del pianeta Conuts” (Gohan)
“Inuyasha” (Hojo)
“Garfield il supergatto” come voce di (Nermal / Abnermal)
“La sirenetta 2: Ritorno agli abissi” voce di Tritone da giovane
“Lilli il vagabondo: Il cucciolo ribelle” voce di (Zampa)
“Il gatto con gli stivali” (edizione DVD del 2004) voce di (Ramon)
“Inuyasha – The Movie 2: Il castello al di là dello specchio” come voce del personaggio di (Hojo)
“Neon Genesis Evangelion” (serie), “Neon Genesis Evangelion: Death and Rebirth”, “Neon Genesis Evangelion: The End Of Evangelion”, “Evangelion: 1.01 You are (not) alone”, “Evangelion: 2.0 You can (not) advance” e “Evangelion: 3.0 You can (not) redo” (Shinji Ikari)
“Mobile Suit Gundam Wing The Movie: Endless Waltz” (Chang Wufei, 2^a ediz.)
E molti altri.

Tra i film TV e miniserie:
“Comanche Moon” Keith Robinson (Joshua Deets) (miniserie TV)
“Hercules” Jamie Croft (Hercules da ragazzo) (miniserie TV)
“Attenti al volpino” Shia LaBeouf(Ronny Van Dusen)
“Radio Rebel” Atticus Mitchell (Gabe)
“Zombie Apocalypse” Johnny Pacar (Julien)
“Scrittrice per caso” Jason Dolley (Connor Kennedy)
“Campus Confidential” Brandon Labio Baker (Mokhtar)

Lo troviamo anche in molti documentari, come “Ulisse – il piacere della scoperta” di Alberto Angela o “Archimede”.

Tra gli spot TV:
Gardaland – 2011

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[box]                                          clicca qui per ascoltare la voce di Daniele nella trasmissione “Archimede” [/otw_shortcode_info_box]

Daniele ha il prezioso dono del trasformista, tanto da riuscire a togliere alla propria voce ben vent’anni di età, interpretando tal volta ruoli da adolescente o perfino da bambino.
Daniele Raffaeli, figlio di una commessa e un bancario, cresce come uno dei suoi tanti coetanei. Nemmeno i genitori immaginano quello che a breve condizionerà la sua vita.
A dieci anni di età Daniele ha dei nuovi inquilini, tra i quali Barbara e Federica De Bortoli, bambine già avviate al mestiere di doppiatrici.
Fra i tre nasce presto l’amicizia e le piccole lo invitano ad un loro turno di lavoro.
La cosa lo diverte e Daniele inizia a frequentare gli studi.
Negli anni ottanta la presenza di voci così giovani è molto scarsa e inserirsi nel nuovo ambiente risulta meno difficile di quanto pensi, anche se la timidezza è molto forte.
Entra in sala a inizio turno e se ne sta seduto in silenzio per lungo tempo, finché non è chiamato al leggio per la sua parte.
Si sente ancora fuori luogo e la timidezza è tale da farlo passare quasi inosservato.
Va detto che ritrovarsi per caso in un ambiente dove tutti si conoscono da sempre è un po’ spaesante.
La sua prima interpretazione risale alla serie TV americana “Super Vichy”, mentre debutta per il grande schermo con il doppiaggio del film “L’uomo senza volto” come voce di Nick Stahl per la parte di (Chuck Norstadt)”, grazie all’intervento di Renato Izzo, il quale dietro la timidezza nota in Daniele della stoffa da professionista.
Da bambino il tempo necessario ad altre attività è tale da permettergli ancora poco e alle elementari riesce a frequentare le sale di sincronizzazione solo nel pomeriggio.
Il ritmo serrato arriva durante la prima media.
Daniele esce da scuola e dopo un pasto fugace in auto si dedica al microfono, costretto a fare i compiti in studio nei pochi momenti liberi o direttamente la sera a casa.
Per il ragazzo la timidezza non è tuttavia la sola paura da affrontare.
Il mestiere non è dei più semplici e il fatto di non essere figlio d’arte rende incerto il suo inserimento.
Il doppiaggio, come altri settori del cinema, è severamente selettivo e non lascia facilmente spazio ad un talento ancora inesplorato e senza apparenti garanzie.
Ad ogni modo la prospettiva di un lavoro elitario a vita non lo interessa e Daniele non nasconde le volte in cui la poca voglia di doppiare lo riporta ad un’esistenza più comune.
Fortunatamente i suoi si dimostrano una volta di più dei buoni genitori e non fanno alcuna pressione perché il figlio diventi un prodigio di cui vantarsi, rispettando piuttosto le sue scelte.

Il doppiaggio lo facevo sempre come volevo io” mi spiega con spontaneità.
Per me non era un lavoro, ma un bel passatempo. Ho preferito vivere spensieratamente la vita da adolescente invece di restarmene in sala”.
In questi anni, infatti, Daniele arriva a ridurre drasticamente l’attività.
Dopo il liceo mantiene i contatti con tre delle maggiori società di doppiaggio, incidendo solo di tanto in tanto e preferendo lo sport e gli amici.
Da quel momento doppierà poco e solo quando ne avrà voglia.
Questo mi ha aiutato molto” mi spiega con praticità.
Frequentare altri ambienti aiuta a cambiare aria e a portarne di fresca a doppiaggio. Per me è stata una lezione speciale di vita, una buona cosa anche per meglio interpretare personaggi più comuni e di strada. Amo veramente questo lavoro. Mi piace portare qualcosa di mio al leggio”.

Finite le scuole fa il militare prestando servizio come vigile del fuoco, esperienza che lo rende più disinvolto e maturo.
Dopo ciò Daniele viene ricontattato dagli studi per un provino della serie animata “Evangelion”.
Lo vince e torna a pieno ritmo nel mondo del doppiaggio.
La cosa lo lascia da prima perplesso. Come può trattarsi di un’occasione tanto importante?
Eppure dal 1997 la serie è doppiata ancora oggi, grazie allo strepitoso successo riscosso.
In “Neon Genesis Evangelion: Deth and Rebirth” e in “Neon Genesis Evangelion: The End Of Evangelion” la sua voce è quella del personaggio di (Shinji Ikari).
Da quello che Daniele mi racconta scopro che il merito di essere tornato in pista lo deve in parte ai sentimenti non prettamente artistici.
Questo è infatti il periodo in cui scopre il vero amore.
Con esso e il ritorno a doppiaggio Daniele trova finalmente il percorso della sua vita.
C’è un aspetto del suo modo d’essere che incuriosisce. Si dice che la paura faccia novanta, ma per il giovane doppiatore la timidezza fa anche di più.
Il successo non molla facilmente la preda e a volte, pur senza volerlo, le complica la vita.
In un’occasione Raffaeli scampa per poco al bagno di folla previsto per la conferenza su “Evangelion” negli studi della Rai.
Tuttavia l’opzione telefonica si dimostra impossibile da aggirare.
Seguiranno venti minuti di collegamento in diretta con risposte ai fan.
In un’altra occasione a Roma, sotto ai riflettori di una serata estiva, si ritrova davanti a ben millecinquecento spettatori.
Dopo la proiezione del film “Vai e vivrai”, che lo vede nuovamente protagonista nell’attore Moshe Abebe nel ruolo di (Schlomo da adolescente), rilascia un’intervista con la quale riesce a conquistare ancora di più affetto e ammirazione del pubblico.
Nel parlare della propria carriera Daniele ricorda spesso Renato Izzo, dal quale a imparato molto e che insieme a Barbara e Federica De Bortoli lo ha guidato e sostenuto.
Ora il giovane attore comincia a infondere l’arte del doppiaggio nel piccolo Raffaeli della famiglia, suo figlio Federico, che, per la più recente interpretazione, troviamo nel film francese “Carissima me” di Sophie Marceau.

Ha già fatto piccole parti in diversi film” mi spiega Daniele.
Gli darò la stessa opportunità che sono stato fortunato ad avere io, ma non voglio obbligarlo. Per ora si diverte e vive la cosa come un gioco. Gli piace ed è bravo, certo, ma deve poter scegliere da sé.
Non intendo fargli alcuna pressione. Col tempo deciderà lui cosa fare da grande
”.

Davide Pigliacelli (al centro) con Daniele Raffaeli (a sinistra) e Davide Capone.

Come amico di Daniele mi sento in dovere di rendergli particolarmente omaggio per i risultati che ha ottenuto, specialmente per un ragazzo da principio estraneo all’ambiente del doppiaggio.
Ritengo che il suo esempio sia di particolare incoraggiamento per ciascuno di noi. Dedizione e volontà pagano sempre!
Daniele è un ottimo acquisto per il doppiaggio, non solo a livello professionale, ma anche e soprattutto socialmente parlando.
Lui è infatti di quelle persone che tengono sempre alto il morale.
Grazie a storie come la sua non possiamo che amare il meraviglioso mondo del doppiaggio ancora di più, sentendolo molto vicino a noi.

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